La Giornata dei Giusti, istituita nel 2012 dal Parlamento Europeo e dal dicembre 2017 solennità civile in Italia, è dedicata a mantenere viva e rinnovare la memoria di quanti, in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani.
Tra coloro che il 6 marzo saranno ricordati da Gariwo durante la cerimonia al Giardino dei Giusti di Milano, c’è anche Caterina Giordano Landra, che nel 1943 accolse in casa a Beguda Regina Lenjower, le sue due figlie, Jenta ed Esther, i generi Vigdor Korn e Markus Apterbach ed il nipotino Isidor Apterbach. Poiché Jenta è incinta e il negozio è molto frequentato, anche da fascisti e tedeschi, Caterina finge di essere in attesa di un figlio per giustificare i futuri pianti del nascituro. Frimeta Maria Gabriella Korn nasce in casa Landra il 24 febbraio del 1944. Pochi giorni dopo suo padre Vigdor viene ucciso dai miliziani fascisti. All’alba di ogni giorno i fuggiaschi lasciano l’abitazione per rifugiarsi nella campagna presso la famiglia Desderi, dove trascorrono la giornata per poi tornare a Beguda appena calato il buio. Vi rimarranno fino all’autunno del 1944 quando con l’aiuto dei Desderi saranno trasferiti prima in una loro baita in montagna e poi a Demonte. Maria Gabrielle (Malka) vive oggi a New York ed è tornata nel 2000 a far visita ad Anna Landra ed ad Anna Galleano, la levatrice che l’aveva fatta nascere.
(Archivio ISRSCPC- testimonianza famiglia Desderi e testimonianza della nipote di Caterina Giordano,Viviana Giuliano. L’immagine in pagina è tratta dallo spettacolo teatrale Memoriosi. Nuovi archivisti del bene)
