“Scendendo dal treno alla stazione di Borgo San Dalmazzo, in Valle Stura, ai piedi delle Alpi Marittime, si è accolti da un memoriale che segna una pagina tragica della storia della città. Un segno deciso, vistoso, “innegabile” e durissimo, di pietra, cemento e ferro. Il ferro di 20 lastre verticali e 335 lamine poste a terra che corrono parallele ai binari: le prime ricordano coloro che, transitati per questo luogo, sopravvissero ai campi di sterminio, mentre quelle a terra riportano nome, età e nazionalità di coloro che non fecero ritorno”.
Inizia così il servizio che la rivista online di Public History Clionet. Per un senso del tempo e dei luoghi ha dedicato a MEMO4345. L’intervista ad Adriana Muncinelli, curata da Paola E. Boccalatte, è disponibile al link: https://bit.ly/3zT1djO oppure in formato PDF open access al link: https://bit.ly/3QEINda.